E’ utile ricordare che nella tradizione dei Celti l’anno nuovo non iniziava il primo giorno di gennaio, ma tra la fine del mese di Ottobre e l’inizio del mese di Novembre, a “Samain”.
In quest’occasione i Celti accendevano numerosissimi falò, accompagnati da canti festosi e rituali.
Il loro vero capodanno era dunque questo, SAMAIN, ed i Falò Sacri, accesi durante queste celebrazioni, dovevano estendere la loro benefica influenza a tutti i dodici mesi dell’anno.
I druidi intervenivano in maniera decisiva durante le celebrazioni, le loro arti “magiche” dovevano scoprire quale sarebbe stata la sorte riservata all’anno nuovo, e ricorrevano ad arti divinatorie per ottenere presagi.
Questa festa segnava un esatto confine tra due periodi dell’anno.
Entreremo nello specifico di questo argomento quando sarà il momento giusto.
Ora rivolgiamo la nostra attenzione alla musica delle feste.
In una delle mie ricerche sulla musica celtica, ho avuto la fortuna di avere tra le mani un trattato datato 1784 contenente poesie, odi, leggende, storia, descrizione di strumenti musicali e, soprattutto, musica celtica della tradizione gallese precedente a quella data!
Ed ecco che, leggendo, traducendo e provando a suonare alcune di queste melodie ho scoperto un brano dal titolo “Nos Galan”.
La traduzione letterale dal gallese sarebbe “Vigilia di capodanno”, infatti, non ci potevo credere, era un brano che conoscevo perfettamente, ancora oggi viene suonato e cantato durante il periodo natalizio e, per le festività 2020, è stato addirittura la sigla natalizia del canale DMAX.
Questa è una prova tangibile di come la musica dei celti arriva fino a noi e rimane nelle nostre tradizioni… andate ad ascoltarla!
Di certo al giorno d’oggi possiamo contare su moltissimi canti e inni natalizi di origine irlandese, inglese, gallese o scozzese che rendono il periodo allegro e frizzante o dolce e meditativo; sappiamo che una lunga storia ha accompagnato la musica celtica antica verso questo risultato.
Molti di questi brani racchiudono lo stile celtico all’ennesima potenza anche se sono stati composti in periodi “meno lontani”.
Ecco ad esempio “Christmas in Killarney” del 1950.
Altro esempio è l’inno irlandese “Behould three Kings”.
L’antico testo è conservato nei Kilmore Carols (canti natalizi tipici della contea irlandese di Wexford) mentre la melodia originale è andata persa in quanto riportata solo dalla tradizione orale. Come in uso il testo è stato abbinato ad arie tradizionali, eccone un esempio.
Inutile dilungarsi oltre, tantissimi sono i brani che potrei riportare.
Buone feste a tutti e arrivederci a Gennaio.