Rois dance school – l’intervista

Buon pomeriggio a tutti!

Per tutti gli appassionati di danza irlandese e scozzese, prestate attenzione, perché oggi con noi abbiamo la meravigliosa ROIS Dance School!

Ciao! Benvenuti intanto su Musica Celtica! In che modo la situazione attuale sta influendo? 

Nel mese di settembre molte persone si sono avvicinate al mondo della danza irlandese e scozzese, chiedendo molte informazioni su che tipo di danza fosse, se ci fossero limiti di età, come si sarebbero svolte le lezioni, quali misure precauzionali avremmo preso come scuola di danza. All’avvio dei corsi, probabilmente per il precipitare della situazione sanitaria, poche persone si sono effettivamente lanciate nelle lezioni di prova e poi iscritte. La chiusura delle palestre sarebbe stata imminente e ora sentiamo più che mai la vicinanza di allievi ed ex allievi e tanta voglia di ballare Irish and Scottish anche da casa. Per questo abbiamo predisposto delle lezioni online, che non potranno mai sostituire le lezioni in presenza in termini di qualità, ma aiutano a dare un senso di comunità. Speriamo che si possa tornare presto alle lezioni in presenza e soprattutto a poter svolgere le danze di gruppo, che sono la disciplina più penalizzata.

Come nasce ROIS e cosa vi ha spinti ad avvicinarvi ad uno stile di danza d’oltre mare?

Ciascun insegnante e ballerino del nostro staff (ebbene sì, ci sono anche degli uomini) ha avuto in comune una passione per la cultura irlandese e scozzese in generale. Abbiamo conosciuto la danza irlandese e scozzese per i motivi più vari: chi la praticava fin da piccolo per tradizione familiare, chi l’ha vista in qualche film o documentario e ne è rimasto affascinato, chi l’ha vista sul posto durante un viaggio, chi ha partecipato a qualche festival e si è talmente divertito che ha voluto iniziare a studiarla. I motivi sono vari, ma quello che ci accomuna, e che cerchiamo di trasmettere agli allievi, è il rispetto per queste discipline, che sono tanto una spettacolare forma d’arte performativa, quanto un’attività sportiva impegnativa ma anche molto divertente.

Le scuole, se non erro, in cui siete presenti, sono in costante aumento! Se qualcuno volesse raggiungervi, come può fare e dove può trovarvi?

Cerchiamo di raggiungere diversi quadrati di Roma e speriamo in futuro di coprire ancora più zone, anche in provincia. Abbiamo diversi canali di comunicazione, a partire dal sito www.rois.it, completo di tutte le info, oltre alla pagina Facebook, il profilo Instagram e i canali Telegram e YouTube, che sono facili da ricordare perché si chiamano tutti @roisdanza. Ma il modo migliore per farsi un’idea su queste discipline è sicuramente venire a provare di persona.

Di quante e quali attività vi occupate, oltre alle lezioni? Come è nata ognuna di queste iniziative?

Le attività sono molteplici, tutte con lo scopo di diffondere la conoscenza della danza irlandese e scozzese in tutte le loro sfaccettature. Il nostro motto infatti è: “La danza non si ferma in palestra”. Organizziamo sessioni d’esame per la certificazione di livello, in collaborazione con la Irish Dancing Commission di Dublino, prepariamo gli allievi a partecipare alle competizioni internazionali, organizziamo dei bellissimi viaggi sociali in terra d’Irlanda (speriamo presto anche in Scozia e Bretagna) per imparare dai ballerini locali durante le feste a ballo e le sessions, partecipiamo con esibizioni e animazione danzante a festival, concerti, feste a tema, offriamo opportunità di crescita e formazione agli allievi che vogliono intraprendere il percorso da insegnante. 

Cosa consiglieresti a chi si sta affacciando per la prima volta?

Di non lasciarsi spaventare dall’atleticità della disciplina, ma di lasciarsi trasportare dalla bellezza della musica irlandese e scozzese e dalla gioia di danzare insieme a tanti altri compagni. A livello fisico, ognuno dà quello che riesce a dare; l’importante è lo spirito con cui si balla.

Desideri dire qualcosa ai followers di Musica Celtica?

Di approfondire la conoscenza della danza irlandese e scozzese, che spesso sono accompagnate da tanti stereotipi. Quante volte ci siamo sentiti dire; “Fai danza irlandese, daje de tacco daje de punta!” oppure “balli con il kilt, quindi sei senza mutande” L Ci sono tantissimi spunti su YouTube e tanta bibliografia sulla storia di queste danze, che è sempre legata alla Storia di questi Paesi. Molti non lo sanno, ma si tratta di danze molto varie, che soddisfano le esigenze più diverse: chi ama il rigore della disciplina, chi ama l’aspetto più ludico, chi ama lavorare da solo per migliorare se stesso, chi ama le danze di gruppo per ridere insieme degli errori e per fare squadra.

Grazie ancora e a presto!

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